Carmelo Forastieri

Nasce a Palermo il 18/07/1976 e ha passato i primi due anni della sua vita nell'isola di Lampedusa.

Da sempre appassionato di mare, grazie a suo padre, con il quale da piccolo andava in barche a motore nei mesi estivi. Nel 1995 ha frequentato un corso professionale di skipper dove entra a contatto con il mondo della vela, che si concluderà con un viaggio intorno alla Sicilia e alle isole Eolie ed Egadi e al conseguimento della patente nautica. Nel 1996 si arruola nella polizia di Stato, ma dopo soli 22 mesi a causa di un incidente in motocicletta, con lesione alla colonna vertebrale, non riuscirà a completare il periodo di prova e quindi verrà licenziato. Successivamente iniziò a praticare il tennis tavolo in carrozzina, e dall'incidente non avrà più la possibilità di tornare in mare fino al 2004, anno in cui ha avuto modo di conoscere Andrea Stella e Lo Spirito di Stella, in visita nella sua città. Da quell'anno, con la Lega Navale Italiana di Palermo e con in suoi presidenti Carlo Bruno e Beppe Tisci, hanno creato un polo per le attività paralimpiche di vela. Inizialmente ha cominciato a praticare attività velica con le barche d'altura dei soci e successivamente, con il contributo del Cip e della provincia di Palermo, è stata costruita l'Azzurra 600: una barca a vela accessibile, progettata dallo studio di design navale Inzerillo Albeggiani con la quale ha cominciato a conoscere il mondo delle regate. Nel 2018 ha iniziato a fare regate con le imbarcazioni Hansa 303 e dal 2020 è diventato il presidente dell'associazione di classe Hansa Italiana; e con la Lega Navale Italiana di Palermo hanno organizzato il campionato del mondo di classe Hansa 2021. Le sue più grandi soddisfazioni veliche le ha avute quest'anno. Infatti ha preso parte al campionato mondiale paralimpico in Olanda nel 2023 e ha partecipato al campionato del mondo di classe Hansa ottenendo dei buoni risultati.

Citazione preferita:
“Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c’è tanta bellezza nel mondo.”
Dal monologo finale di American Beauty